Progetto Calore, Sicuro!
Per un risultato a zero sorprese.
Progettazione, installazione, manutenzione del tuo impianto a biomassa.
Come scegliere il pellet o la legna da ardere
I 4 passaggi per avere un impianto a biomassa perfetto.
Con questo approfondimento prendiamo in considerazione il 4 step per avere un impianto a biomassa legnosa sempre in perfette condizioni e pronto a soddisfare le tue aspettative.
La progettazione
Il gruppo termico
Installazione/assistenza
La scelta della biomassa
Ciò che invece mi preme sottolineare sono:
i 3 motivi per scegliere pellet o legna certificati.
Come ben sappiamo la legna è il primo combustibile usato dall’uomo per soddisfare le esigenze di riscaldamento.
Una storia più recente è invece quella del pellet.
Se hai guardato la documentazione che ti ho messo a disposizione (altrimenti ti consiglio di farlo ora) ti sarà già abbastanza chiaro cosa sia il pellet e quali siano le leggende metropolitane da sfatare.
Ma qui mi interessa più porre l’accento sul perchè si stia facendo tanto lavoro per comunicare al consumatore finale quale sia la scelta da NON fare.
1. Acquistare biomassa scadente non ti farà risparmiare.
La legna o il pellet non sono tutti uguali e per diverse ragioni.
Essenza del legno di origine, qualità e metodologia di lavorazione offrono sul mercato prodotti anche molto diversi tra loro.
Importante nella valutazione sono il potere calorifico ed il residuo in cenere.
Un prodotto certificato brucia bene, più a lungo e con un miglior rendimento.
Sai che alcuni produttori aggiungono della sabbia per fare il pellet? Secondo te che potere calorifico ha il sacco che hai comprato?
Così come non è raro che vengano pellettati gli scarti delle lavorazioni agricole.
Secondo te può avere la stessa resa di una pianta con un legno formato negli anni?
Che dire poi della legna essicata male e con alti contenuti di umidità realtiva?
Secondo te scalda più un kg di legna ben essicata o un kg di legna ancora umida?
2. Sai che puoi mettere a rischio la sicurezza tua e della tua famiglia?
Un prodotto non certificato non ha storia. Nessuno sa da dove arrivi e con cosa sia stato ottenuto.
Pellettare significa comprimere della segatura che assume e mantiene una forma grazie ad un’azione meccanica.
O così dovrebbe essere! Cosa succede se invece di comprimere la segatura con la forza necessaria per manterlo stabile aggiungo delle resine?
Esatto! ottengo un prodotto con meno segatura, più aria e con un suo discreto potere calorifico che però è dannoso.
Lo è per la tua salute innanzitutto, ma anche per la durata della stufa( lo puoi notare se si formano dei residui catramosi sul fondo o sulle pareti) e lo è anche per l’ambiente.
Lo stesso vale per il legname trattato ottenuto dallo scarto di precedenti lavorazioni.
Sei ancora sicuro che ti convenga?
3. Perdi il diritto alle detrazioni.
Riassumendo: bruci più prodotto per ottenere un rendimento di dubbia qualità. Ti aspetti che questo venga premiato?
Evidentemente no!
Tra gli obblighi fatti dal legislatore a chi accede alle detrazioni fiscali o al conto termico vi è quello di certificare (attraverso la fattura e quindi non fatevi fare scontrino) l’uso di pellet in classe A1 o A2.
A lato troverai la legenda che ti permetterà di capire quali sono le informazioni che devi assolutamente conoscere.
Le certificazioni.
Con questo contributo spero di averti trasmesso che se anche le biomasse sono da molto tempo impiegate per il riscaldamento non è detto che il loro mercato sia trasparente e che il loro uso avvenga nel modo più corretto.
Spesso per l’utilizzatore finale è difficile riconoscere la qualità di un prodotto e quindi dargli il giusto valore!
La certificazione BIOMASSPLUS ed ENplus soddisfano proprio la necessità di garantire la qualità del prodotto.
Il protocollo prevede rigidi controlli lungo tutta la filiera, dalla materia prima fino alla vendita o alla consegna al consumatore finale.
Grazie a un sistema trasparente e rigoroso, il pellet ENplus è prodotto con la stessa qualità (chimica, fisica, energetica) in tutti i Paesi.
La certificazione ENplus garantisce la sostenibilità ambientale dei processi produttivi, dal produttore al consumatore, passando attraverso il rivenditore e il trasportatore.
Biomassplus è lo schema di certificazione volontario applicato a produttori e distributori di legna da ardere, cippato e bricchette.
I prodotti a marchio Biomassplus sono garantiti lungo tutta la filiera produttiva per quanto riguarda:
» LEGALITÀ E TRACCIABILITÀ: il legno di partenza ha origine legale ed è possibile rintracciarne tutte le fasi del processo produttivo;
» SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: il ciclo produttivo del biocombustibile immesso sul mercato genera un risparmio di emissioni di CO2 equivalente pari almeno al 70% rispetto al gas naturale, a parità di energia producibile;
» QUALITÀ: la qualità del prodotto e del processo produttivo è controllata periodicamente dall’organismo di certificazione.
Biomassplus è ideato da AIEL, che è il soggetto proprietario dell’omonimo marchio, e da ENAMA, che è l’organismo di certificazione accreditato e indipendente che provvede all’ispezione e al rilascio della certificazione secondo quanto previsto dal Manuale Biomassplus.
Il Conto Termico

Conosci il programma statale a sostegno dell’utilizzo delle fonti rinnovabili e per l’efficientamento energetico. Per i nostri clienti abbiamo attivato da tempo un team di specialisti che si prenderanno cura di tutte le incombenze burocratiche. A differenza della detrazione fiscale in questo caso potrete usufruire di un rimborso sul vostro conto corrente dell’importo riconosciuto, Cosa aspettate?